LE TECNICHE MEDITATIVE BASATE SULLE ARTI MARZIALI RIDUCONO IL DOLORE E LA SOFFERENZA EMOTIVA E MODULANO I CIRCUITI CORTICO-LIMBICI BASILARI NEI BAMBINI AFFETTI DA CANCRO
Background
– La ricerca mostra che le tecniche meditative sono efficaci per la riduzione del dolore e della sofferenza emotiva negli adulti e, più recentemente, nei bambini. Tuttavia, la propensione alla meditazione e ad altri interventi psicosociali è bassa, in particolare tra i bambini.
– Kids Kicking Cancer (KKC) è un’organizzazione non-profit che eroga gratuitamente una terapia meditativa basata sulle arti marziali (MAB) allo scopo di aiutare i bambini affetti da cancro, da altre malattie croniche, e i loro familiari, ad affrontare il dolore e la sofferenza emotiva. Le arti marziali sono intrinsecamente accattivanti per i bambini, e ne deriva una elevata propensione.
– Gli studi di neuroimaging* negli adulti mostrano che la meditazione modula l’attività e la connettività delle regioni cortico-limbiche, che sono coinvolte nell’esperienza soggettiva del dolore e della sofferenza.
– Malgrado la diffusione dell’applicazione di tali tecniche in campioni pediatrici, nessuno studio di neuroimaging ha esaminato gli effetti della meditazione sui meccanismi neurobiologici alla base del dolore e della sofferenza nei bambini.
Obiettivi
1. Esaminare gli effetti di un breve intervento (4 settimane) di KKC sul dolore e la sofferenza pediatrica, e sul circuito neurale cortico-limbico sottostante.
2. Esaminare gli effetti delle tecniche di regolazione delle emozioni meditative (MAB) e non meditative sul circuito cortico-limbico sottostante.
Metodi
– 14 giovani affetti da cancro (5-17 anni, 6 femmine) hanno eseguito 4 lezioni a settimana di Kids Kicking Cancer. I bambini riferivano il dolore e la sofferenza prima e dopo ogni seduta usando la scala di Likert. Il dolore e la sofferenza venivano anche registrati per i membri di altri corsi, includendo bambini con altre malattie croniche (ad es. diabete, dolore cronico, anemia falciforme) e i loro familiari sani.
– Una parte di questi giovani è stata sottoposta a risonanza magnetica funzionale prima e dopo l’intervento di Kids Kicking Cancer. La connessione funzionale del circuito neurale cortico-limbico veniva comparata prima e dopo l’intervento.
– Durante la seconda scansione, i partecipanti eseguivano un compito in RMI funzionale che richiedeva di visionare delle videoclip che inducevano sofferenza. Prima di ogni clip, i partecipanti ricevevano delle istruzioni meditative MAB (attenzione al respiro, accettazione consapevole) o non-meditative (distrazione [contare alla rovescia da dieci in giù) oppure vedevano la clip in maniera passiva. I partecipanti valutavano la propria sofferenza dopo ogni clip usando la scala di Likert. La sofferenza e l’attività cortico-limbica veniva comparate tra ogni istruzione.
Risultati
Rispetto alle non-meditative, le istruzioni meditative MAB sono associate ad una minore attività cortico-limbica.
Attenzione al respiro < Conto alla rovescia da dieci in giù
Attenzione al respiro < Visione passiva
Riduzione significativa del dolore e della sofferenza emotiva dopo una seduta di un’ora di KKC.
Riduzione significativa della connessione cortico-limbica dopo un intervento di KKC della durata di 4 settimane.
Conclusioni
– Questi risultati forniscono una nuova prova che la partecipazione a KKC (1) riduce il dolore pediatrico e la sofferenza emotiva e (2) riduce la connessione funzionale dei sistemi cerebrali cortico-limbici, determinanti per la percezione e la regolazione del dolore e della sofferenza. Inoltre, (3) la meditazione attiva, così come insegnata in KKC, modula i meccanismi neurali che sono alla base del dolore e della sofferenza.
– Significativamente, la riduzione del dolore e della sofferenza nel corso di una seduta di un’ora di KKC è stata osservata non soltanto nei bambini affetti da cancro, ma anche in bambini con altre malattie croniche (ad es. anemia falciforme) e nei loro familiari sani, suggerendo che la terapia di KKC potrebbe essere benefica per una varietà di popolazioni pediatriche. Ad esempio, i bambini con anemia falciforme sperimentano spesso dolore o crisi di anemia, e studi recenti indicano che i familiari di bambini con malattie croniche sono ad elevato rischio di ansia, depressione ed altri problemi psicosociali.
– Sebbene le tecniche non-meditative (ad es. la distrazione) hanno ugualmente mostrato di ridurre il dolore e la sofferenza pediatrica e sono ampiamente usate negli ambienti sanitari pediatrici, i nostri dati suggeriscono che le tecniche meditative sono più efficaci nel modulare il circuito cortico-limbico.
– Dato che gli interventi meditativi influenzano il cervello, essi possono avere una maggiore durata o essere più forti delle tecniche non-meditative. Gli studi futuri dovranno verificare se la riduzione della risposta cortico-limbica può aiutare ad alleviare le conseguenze a lungo termine delle esposizioni ripetute al dolore o alla sofferenza (ad es. dolore cronico, ansia), e se queste tecniche sono benefiche per la riduzione delle firme neurali del dolore/della sofferenza durante le procedure che comportano trattamenti dolorosi (ad es. punture lombari).
*Il Neuroimaging, o imaging cerebrale, è l’uso di varie tecniche per la mappatura diretta o indiretta della struttura, della funzione o della farmacologia del sistema nervoso (Wikipedia)